
Vincere e dare una risposta: questi erano gli obiettivi della trasferta al Via del Mare per il Milan, e almeno questi sono stati raggiunti. Perciò, un sorriso e un pizzico di fiducia sono legittimi, ma la strada è ancora lunga e i problemi strutturali della squadra si sono manifestati anche in questa occasione.
La cronaca del match
Alla vigilia si parlava di formazioni sperimentali con esclusioni eccellenti, ma alla fine Conceição ha optato per i soliti titolari, con le sole eccezioni di Leão e Fofana: Sportiello; Walker, Gabbia, Thiaw, Theo; Bondo, Musah, Reijnders; Jimenez, Gimenez, Pulisic.
Il Milan parte subito forte con una transizione di Theo che porta al gol di Gimenez, poi annullato per fuorigioco. L'inizio promette scintille e infatti, dopo meno di dieci minuti, il Lecce passa in vantaggio con Kristovic, che sfrutta una ripartenza e calcia a fil di palo dal limite dell’area. Bel gol, ma con evidenti responsabilità difensive, soprattutto da parte di Gabbia e Sportiello.
La reazione rossonera è immediata: la squadra tiene palla, crea occasioni e trova anche il pareggio con Gabbia, ma il VAR annulla per posizione irregolare sulla punizione di Theo. Il primo tempo si chiude con rammarico, ma anche con buone sensazioni.
Il secondo tempo e la svolta
Nella ripresa, Conceição inserisce Leão al posto di Jimenez e il Milan aumenta la pressione in area avversaria, sfiorando il gol con un palo di Gimenez dopo una mischia. Tuttavia, la fragilità difensiva si manifesta ancora una volta: il Lecce riparte e Kristovic, lasciato incredibilmente solo in area, firma il 2-0 al 59’. Come può l’unico attaccante del Lecce essere libero in area? Un semplice movimento ad allontanarsi dall’area è bastato per mandare fuori posizione i due centrali.
A questo punto la partita cambia: con il Milan costretto a inseguire, finalmente la squadra inizia a giocare con maggiore incisività (era accaduto anche contro la Lazio dopo l’espulsione di Pavlovic). I cambi di Conceição risultano decisivi: entrano Abraham, Fofana, Felix e Sottil per Gimenez, Musah, Bondo e Walker. Il Milan diventa più verticale e subito trova il gol del 2-1 con un autogol di Gallo, propiziato da una bella azione: Abraham riceve spalle alla porta, scarica su Leão che crossa di prima per Felix, il cui tiro sbagliato si trasforma in una deviazione vincente.
Un episodio fortunato che dà fiducia alla squadra, e infatti bastano due minuti per il pareggio: combinazione tra Abraham, Reijnders e Pulisic, con quest’ultimo atterrato in area da Baschirotto. Dal dischetto, l’americano non sbaglia: rigore centrale e imparabile.
Il gol vittoria e considerazioni finali
Il Milan, ormai galvanizzato, cerca il 3-2 e lo trova nei dieci minuti finali: cross di Leão sul secondo palo e Pulisic insacca il gol decisivo. La squadra non rischia più nulla e avrebbe anche l’opportunità di segnare il 4-2, ma la vittoria è ormai in cassaforte.
Non si possono ignorare le complicità del Lecce nei gol subiti, ma finalmente commentiamo una vittoria. È giusto esserne contenti, ma anche restare critici e con i piedi per terra.
Una rondine non fa primavera, ma almeno è bella da vedere.
Pagelle
Sportiello 5,5; Theo 5,5 Thiaw 5,5 Gabbia 5,5 Walker 6; Bondo 5,5 Musah 6; Jimenez 5,5 Rejnders 6,5 Pulisic 7,5; Gimenez 5,5; Abraham 6,5 Leao 7 Fofana 6 Sottil 6 Felix 6,5
Comentarios