
Sembra di essere intrappolati in un loop temporale da cui non si riesce a uscire. Tuttavia, limitarci a un’analisi del tipo “quando può andarti male, lo farà” risulta riduttivo. È innegabile che in questo periodo al Milan quasi nulla giri per il verso giusto, ma la colpa non è esclusivamente della sfortuna: se la fortuna aiuta gli audaci, la sfortuna va a braccetto con i timorosi. In questo caso parlare di timore potrebbe sembrare eccessivo, mentre è certo che si riscontra una marcata mancanza di sicurezza.
Partiamo subito dal gol del 1-0. Certo, si può parlare di sfortuna, ma c’è anche da rimproverare Maignan, il quale non si limita a rinviare la palla verso il fallo laterale, bensì rinvia invece verso l’interno del campo, un’azione sempre rischiosa. E perché correre un simile rischio al 5° minuto del primo tempo? È un gesto che denota un’assoluta mancanza di lucidità e sicurezza.
Da questo momento in poi si susseguono circa 70 minuti di assolo milanista – intervallati da qualche ripartenza del Torino, che in un paio di occasioni impensieriscono Maignan – caratterizzati da un buon livello di gioco, trame e proposta offensiva, pur rimanendo quasi privi di concretezza. È vero che sono arrivati numerosi tiri verso la porta di Milinkovic-Savic, ma il portiere granata, pur compiendo due parate discrete, non deve compiere miracoli. In particolare, la chance di Reijndeers in contropiede costringe Milinkovic, già impostato verso il tuffo sull’altro lato, a parare con il piede.
Il rigore è un discorso a parte: Pulisic calcia bene, ma il portiere granata si tuffa con decisione e para. Un plauso al portiere, mentre Pulisic sembra aver sbagliato l’idea. Volendo analizzare come il portiere del Toro si sai comportato negli ultimi rigori, si nota come li abbia parati tutti tuffandosi vicino al palo; una soluzione centrale sarebbe potuta essere più efficace, ma su questo non si può pontificare troppo.
Come detto, questi 70 minuti di dominio milanista, pur essendo alquanto inconcludenti, terminano con il meritato pareggio di Reijndeers: uno spunto ottimo dalla sinistra di Sottil – tra i migliori – che crossa e la palla deviata da un difensore del Torino arriva all’olandese che non sbaglia. Con il punteggio in parità e circa 15 minuti residui, i rossoneri, insicuri e immaturi, privi di una guida in campo, sembrano convinti di avercela quasi fatta. Questo li porta a concedere al Torino la possibilità di creare azioni pericolose, culminate in un fallo ingenuo di Thiaw su Sanabria, che, con astuzia, batte subito verso Gineitis e segna un gol davvero incomprensibile: Thiaw non si posiziona davanti al pallone e, con i difensori distratti e lontani, l’azione termina con la rete.
Gli ultimi 10 minuti dovrebbero essere un assedio, ma producono poco: il più pericoloso rimane Pavlovic, il quale, nonostante qualche incursione aerea, non riesce mai a trovare la porta. La partita si conclude 2-1, con i tifosi rossoneri che fischiano e contestano la prestazione della squadra.
Il mister Conceicao ai microfini di DAZN sembra condividere la nostra analisi, ma essendo lui in grado di intervenire, si spera possa finalmente fare la differenza. Troppe volte il Milan sbaglia approccio o non mantiene la continuità durante il match: ora è il momento che il mister trovi una soluzione.
Pagelle:
Maignan 5, Jimenez 6, Thiaw 5,5, Pavlovic 6,5, Theo 5,5, Musah 5,5, Rejndeers 6,5, Leao 5, Felix 5, Pulisic 5,5, Gimenez 5, Fofana 6, Sottil 6,5, Abraham sv, Camarda sv, Chuku sv.
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