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Neanche per la maglia

Immagine del redattore: AdminAdmin

Curva sud in contestazione
Curva Sud in contestazione

Nel match contro la Lazio, la Curva Sud ha voluto mandare un messaggio chiaro: "Solo per la maglia". Per i primi 15 minuti, infatti, il settore è rimasto vuoto, un gesto di protesta che, alla luce della prestazione della squadra, sembra più che giustificato. Il Milan, infatti, non ha per nulla onorato la maglia, che per l'occasione era una discutibile combinazione di rosso con finale verde e numeri gialli.

Un match che poteva essere spettacolare

Se entrambe le squadre fossero state in salute, la partita avrebbe potuto regalare emozioni. Tuttavia, gli errori commessi dai rossoneri – o meglio, dal "Milan rossoverde" – sono stati troppi per poter considerare la prestazione accettabile.

La formazione iniziale: scelte obbligate ma sbagliate

Jimenez ancora schierato come terzino ha faticato enormemente, confermando che il suo ruolo non è quello del laterale in una difesa a quattro. Musah, inserito senza una chiara logica nel centrocampo rossonero, ha deluso, perdendo palloni e lasciando l'iniziativa alla Lazio.

Errori individuali e atteggiamento sbagliato

Oltre alle difficoltà tattiche, il Milan ha mostrato il solito atteggiamento svogliato: poche rincorse dietro i giocatori della Lazio, poca voglia di sacrificarsi e una totale mancanza di qualità negli ultimi 16 metri.

La cronaca della partita

La Lazio parte meglio e crea due occasioni clamorose con Dia e Nuno Tavares. La prima viene sventata da Maignan, mentre la seconda finisce a lato con un rimpallo fortunoso per il Milan. Tuttavia, in entrambe le situazioni, la squadra era posizionata male.

Al 27', arriva il gol della Lazio: Marusic recupera palla dopo una scivolata imprecisa di Pavlovic e calcia verso Maignan, che respinge. Sulla ribattuta, Zaccagni è il più lesto e insacca. Errori evidenti di Pavlovic, Theo Hernandez, che non segue Marusic, e Jimenez, colpevolmente in ritardo.

Il tentativo di reazione

Dopo il gol, il Milan prova a reagire con Conceição che sostituisce Musah con Felix. La scelta porta maggiore equilibrio, ma la squadra continua a non brillare. Nel secondo tempo, i rossoneri partono con maggiore aggressività ma senza creare clamorose occasioni da gol.

L'espulsione che cambia la partita

Al 66', Pavlovic viene espulso per un fallo su Isaksen lanciato in contropiede. Il contatto c'è, ma il rosso appare eccessivo: un episodio che conferma la tendenza arbitrale a punire il Milan con troppa severità.

Con un uomo in meno, il Milan cambia assetto: difesa a tre con Theo, Thiaw e Walker; a centrocampo Leão, Fofana, Reijnders e Chukwueze; in avanti Jovic e Gimenez.

Il pareggio illusorio

Nonostante l’inferiorità numerica, i rossoneri trovano il pareggio con Chukwueze, bravo a colpire di testa su assist di Leão. Sembra il segnale di una possibile svolta, ma la realtà è ben diversa.

Il colpo finale

Al 92', Reijnders spreca una ghiotta occasione e la Lazio riparte in contropiede con Isaksen. Maignan esce per tentare il recupero, ma il giocatore biancoceleste cerca il contatto, che effettivamente avviene. L’arbitro concede il rigore, trasformato da Pedro per il definitivo 1-2.

Considerazioni finali

Partita chiusa, ennesima sconfitta per un Milan in difficoltà. Dare le pagelle sembra quasi inutile: nessuno merita la sufficienza. Peggiori in campo Jimenez, Musah, Felix e Gimenez.

Un'altra prestazione deludente che lascia più dubbi che certezze sul futuro della squadra.

 
 
 

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